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Giro della Gran Guglia – Neve dell’Ovest

Giro della Gran Guglia

Tipologiaanello
Località di partenzaGiordano
ComunePrali
Dislivello1400 m
Quota massima raggiunta2817 m
Lunghezza17,2 km
DifficoltàBSA (medio con passaggi alpinistici)
Difficoltà scala toponeige2.3
Grado di esposizioneE1

Anello di ampio respiro, che permette di ammirare tutto l’alto vallone di Prali, transitando per il Rifugio Lago Verde. La salita alla cima della Guglia è possibile ma non obbligatoria. Anche per questo itinerario è necessario transitare per l’Eitrangoulòou, come per gli altri itinerari alla Gran Guglia, per la Cerisira e le altre gite nella Conca di San Giacomo.

a-b Dalla borgata di Giordano (1.498 m) prendere la strada (mantenuta come pista da fondo), fino alla borgata Ribba (1.563 m). Di qui portarsi agli alpeggi di Bout du Col (1.741 m) percorrendo il sentiero estivo, in caso di abbondante innevamento, oppure la strada utilizzata in estate per gli alpeggi.

b-c Dagli alpeggi di Bout du Col continuare sull’itinerario estivo, in direzione sud, e seguire la strada che porta al Lago Verde fino a transitare sotto le pendici nord-occidentali della Costa di Via Fiorcia.

c-d A questo punto la strada passa attraverso un intaglio marcato e dà accesso al traverso dell’Eitrangoulòou: questo passaggio non rappresenta difficoltà particolari ma va valutata la stabilità del manto nevoso e la possibilità di far uso di rampant o ramponi, vista la pendenza e la continuità del pendio da attraversare. Compiuto il traverso, si mantiene la direzione puntando a dei cartelli alla base di un grande larice, a quota 2.170 m circa.

d-e Di qui, continuare a seguire la strada, che volge ora in direzione Ovest e che, dopo alcuni saliscendi, porta con ulteriore lieve perdita di quota al Piano di Freiboujo (Pian Littorio), dove sono evidenti i ruderi di alcune costruzioni militari (2.150 m circa).

e-f Continuare a seguire la strada che, sinuosa, entra e esce da vari avvallamenti e valloncelli, fino al dosso a quota 2.200 m circa.

f-g Continuare sempre sulla strada estiva, che, con traverso ascendente, si porta nell’ampia conca sotto il Col d’Abriès procedendo in direzione sud-ovest, per poi compiere un ampio arco verso sud-est. Continuare per dossi fino a scorgere il palo sul quale, nei mesi estivi, è issata una bandiera: è l’unico modo per poter individuare il Rifugio Lago Verde (2.590 m circa), che altrimenti si palesa solo una volta superato l’ultimo dosso.

g-h Dal rifugio, puntare in direzione nord-est verso l’evidente colletto che si trova alla destra della rocciosa cima della Gran Guglia: raggiungerlo senza percorso obbligato. Gli ultimi metri sono abbastanza ripidi e spesso, trovandosi sopravento, possono essere privi di neve.

h-i Dal colletto, è possibile salire alla vetta della Gran Guglia: su terreno alpinistico per la cresta S, oppure più facilmente per placche e camini sulla sinistra (difficoltà massima di II grado).

Tornati al colletto, ci si porta facilmente e senza possibilità d’errore nella conca sotto il Baraccone di San Giacomo (quota 2.620 m circa). Di qui in poi la discesa è in comune con l’itinerario del Baraccone di San Giacomo, andando a intercettare la traccia di salita nei pressi del traverso dell’Eitrangoulòou.

Da questo punto si può scendere sull’itinerario di salita. Se non in caso di abbondante innevamento si sconsiglia di scendere da Bout du Col verso Ribba per il sentiero nel bosco (a volte seguito per la salita), in quanto la vegetazione sempre più fitta rende difficoltosa la sciata. Preferire la strada carrozzabile, ampia e veloce (sulla strada, prestare attenzione ai pendii sovrastanti esposti a Est, se carichi di neve alle ore tarde).

A stagione avanzata, raggiunto in discesa il traverso dell’Eitrangoulòou, è possibile sciare sui residui delle valanghe percorrendo tutto il pendio-canale fino al fondo della conca. Si segue la conca in discesa/falso piano fino a circa quota 1.800 m, quando, con breve risalita sui prati della destra idrografica, ci si ricongiunge alla mulattiera che riconduce agli alpeggi di Bout du Col.

[Eugenio Martina]

La Gran Guglia e l’alta valle di Prali (foto Aline Pons, 2024)

La Gran Guglia (foto Aline Pons, 2024)

Gran Guglia (foto Aline Pons, 2024)

Passaggio dell’Eitrangoulòou, la strettoia che dà accesso al traverso chiave per le gite dell’alto vallone di Prali (foto Aline Pons, 2024)

Il traverso dell’Eitrangoulòou (foto Aline Pons, 2024)

Sguardo all’indietro sul traverso dell’Eitrangoulòou (foto Aline Pons, 2024)

Pian Freiboujo (foto Aline Pons, 2024)

Verso la conca del Lago Verde, prima dell’arco verso nord-est, sullo sfondo il Col d’Abriès (foto Aline Pons, 2024)

Rifugio Lago Verde (foto Aline Pons, 2024)

Colletto della Guglia, senza neve, e vetta della Gran Guglia alla sua sinistra (foto Aline Pons, 2024)

Si scende verso i Piani di San Giacomo (foto Eugenio Martina, 2024)