Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Villanova |
Comune | Bobbio Pellice |
Dislivello | 1700 m |
Quota massima raggiunta | 2925 m |
Lunghezza | 24 km |
Esposizione | N |
Difficoltà | BS (medio) |
Difficoltà scala toponeige | 2.2 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Tondeggiante rilievo dello spartiacque Pellice-Guil, compreso fra il passo Seillierino e il Colle Seilliere (noto in quanto facile punto di scavalcamento della cresta di confine). Localmente con questo toponimo si identifica il costone che da Pian Sineive si innalza alla volta del Lago Lungo e del vicino Rifugio Granero. Percorso d’ambiente particolare: prima il lungo tratto pianeggiante per percorrere tutta la conca del Pra circa (3 km e 70 m d+) poi si inizia a salire in ampio vallone con pendii protetti a Nord da imponenti balze rocciose. Considerato il notevole sviluppo chilometrico dal posteggio di Villanova al fondo della conca del Prà (circa 7Km e 570m d+) è consigliabile il pernottamento al Rifugio Jervis. Attenzione: l’accesso alla conca del Pra può essere molto pericoloso in condizioni di pericolo valanghe, anche se molto facile!
Descrizione
a-b: Dal Rif. Jervis o dalla Ciabota a cui si giunge nell’itinerario d’acceso, si percorre interamente la conca del Pra sino a trovarsi a quota 1.800 circa, ai piedi del costone nord-ovest del Monte Genziana, che forma la sponda destra orografica del torrente Pellice. Cercando il percorso migliore in relazione allo stato di innevamento, si procede per un tratto lungo il costone (non oltre i 2000 m di quota). Quindi si va a destra e, passando accanto al cippo in memoria degli avieri americani qui precipitati il 21 Luglio del 1957, si raggiunge Pian Sineive a quota 2.080 m.
b-c: Aggirando alla base l’invitante costone che si eleva verso il lago Lungo, dal piano si prosegue per il valloncello al piede dell’alta costiera rocciosa Pissetas-Bersajas sino a quota 2.330 m, dove cioè questo piega verso sinistra per allagarsi nella conca del lago Lungo (raggiungibile in pochi minuti di facile percorso). Con condizioni idonee si può anche salire per l’invitante costone che offre alcuni ripidi e brevi passaggi e una visibilità migliore sulla conca. Dove spiana sotto il contrafforte che nasconde il rifugio Granero o sotto la costruzione del rifugio invernale, si deve poi scendere qualche metro fino all’estuario del lago Lungo e risalire l’ultimo tratto e per poi traversare (delicato) per rientrare nella conca.
c-d: Quindi innalzandosi ulteriormente verso le sovrastanti pareti rocciose, si imbocca il canale sostenuto della costola rocciosa scendente dalla Schina d’Asou. Superando alternativamente piccole conche e brevi rampe si raggiunge così il Colle Seilliere 2.860 m.
d-e: Dal Colle in breve, procedendo per comoda cresta, si raggiunge il sommo della Schina d’Asou 2.926 m.
Discesa
Per l’itinerario di salita.
[Emilio Chiolerio]