| Tipologia | gita classica |
|---|---|
| Località di partenza | Villanova |
| Comune | Bobbio Pellice |
| Dislivello | 1700 m |
| Quota massima raggiunta | 2925 m |
| Lunghezza | 24 km |
| Esposizione | N |
| Difficoltà | BS (medio) |
| Difficoltà scala toponeige | 2.2 |
| Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Tondeggiante rilievo dello spartiacque Pellice-Guil, compreso fra il passo Seillierino e il Colle Seilliere (noto in quanto facile punto di scavalcamento della cresta di confine). Localmente con questo toponimo si identifica il costone che da Pian Sineive si innalza alla volta del Lago Lungo e del vicino Rifugio Granero. Percorso d’ambiente particolare: prima il lungo tratto pianeggiante per percorrere tutta la conca del Pra circa (3 km e 70 m d+) poi si inizia a salire in ampio vallone con pendii protetti a Nord da imponenti balze rocciose. Considerato il notevole sviluppo chilometrico dal posteggio di Villanova al fondo della conca del Prà (circa 7Km e 570m d+) è consigliabile il pernottamento al Rifugio Jervis. Attenzione: l’accesso alla conca del Pra può essere molto rischioso in condizioni di pericolo valanghe, anche se molto facile, così come la parte di itinerario dal Pian Sineive in poi!
Descrizione
a-b: Attraversando l’abitato di Villanova (1.225 m) si prende a seguire la mulattiera del Colle della Croce che, attraversato il Rio Crosenna, costeggia con stretti risvolti le balze rocciose di Mirabucas per immettersi presso il sito del forte di Mirabuc sulla pista forestale che da Villanova sale al Pra. La si segue e, toccati il Pian del Pis e il Pian dei Morti, ci si porta sotto al Colle della Maddalena (1.737 m), vera e propria porta d’accesso al Pra, che si scavalca agevolmente per raggiungere, con leggera e breve discesa sia il rif. W. Jervis che la “Ciabota”.
Variante: da Villanova, proseguendo lungo l’ampia strada, con un lungo tornante ci si innalza ad attraversare il rio Pissai (è il rio che forma la bella cascata all’ingresso del borgo) a quota 1.350 m e poi, per la seguente pista forestale, il rio Crosenna a quota 1.450 m circa. Di qui, con percorso pianeggiante si attraversano i prati di Mirabucas e quindi si raggiunge il sito del forte di Mirabuc, dove si incrocia l’itinerario principale. Questo percorso è molto più lungo del primo ma, ovviamente se innevato, decisamente più sciistico.
b-c: Dal Rifugio Jervis o dalla Ciabota, si percorre interamente la conca del Pra fino alla borgata di Partia d’Amunt 1.743 m. Continuando la strada ci si porta al di sotto dell’arrotondato e modesto rilievo del Monte Genziana che forma la sponda destra orografica del torrente Pellice. A questo punto si è arrivati al fondo della conca e, compatibilmente con le condizioni, si segue il sentiero che porta verso il RIfugio Granero. Seguirlo avanzando in un bosco rado di larici fino a passare accanto al cippo in memoria degli avieri americani qui precipitati il 21 Luglio del 1957, posto in località Pian Sineive a quota 2.060 m al cospetto dell’alta parete rocciosa Pisset-Barsajas.
c-d: Aggirando alla base l’invitante costone che si eleva verso il lago Lungo, dal piano si prosegue per il valloncello al piede dell’alta parete rocciosa Pisset-Barsajas sino a quota 2.330 m, dove cioè questo piega verso sinistra per allagarsi nella conca del lago Lungo (raggiungibile in pochi minuti di facile percorso). Con condizioni idonee si può anche salire per l’invitante costone che offre alcuni ripidi e brevi passaggi e una visibilità migliore sulla conca. Dove spiana sotto il contrafforte che nasconde il rifugio Granero o sotto la costruzione del rifugio invernale, si deve poi scendere qualche metro fino all’estuario del lago Lungo e risalire l’ultimo tratto e per poi traversare (delicato) per rientrare nella valle del Colle Seilliere, rimasta alla nostra destra.
d-e: Quindi innalzandosi ulteriormente verso le sovrastanti pareti rocciose, si imbocca il canale sostenuto della costola rocciosa scendente dalla Schina d’Asou. Superando alternativamente piccole conche e brevi rampe si raggiunge così il Colle Seilliere 2.860 m.
e-f: Dal Colle in breve, procedendo per comoda cresta, si raggiunge il sommo della Schina d’Asou 2.925 m.
Discesa
Per l’itinerario di salita.
[Emilio Chiolerio]












