Tipologia | anello |
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Località di partenza | Pracatinat |
Comune | Fenestrelle |
Dislivello | 960 m |
Quota massima raggiunta | 2654 m |
Esposizione | SW |
Difficoltà | MS (facile) |
Difficoltà scala toponeige | 1.3 |
Grado di esposizione | E2 |
Particolarità
Piacevole itinerario (non citato nella guida di Eraldo Quero) che offre diverse possibilità e sensi di percorrenza, alla ricerca delle nevi migliori. Il vallone dell’Orsiera, sempre in ombra al mattino nella sua parte iniziale, garantisce il mantenimento di neve fresca; un breve tratto nel bosco prima dell’ingresso nel vallone e alcuni pendii ripidi laterali richiedono comunque attenzione e valutazione delle condizioni. La parte alta e ampia del vallone invita a raggiungere la spalletta a destra del colle (Quota 2.654 m), che offre un bellissimo panorama sulla val di Susa e sui severi versanti nord dell’Orsiera. La Quota 2.590 m (il “cucuzzolo” che sorge nel centro del vallone) offre un altro bel punto di arrivo. La Quota 2.530 m è invece la sommità che si trova a sud del Colletto Jouglard (2.495 m) – per questo proponiamo di identificarla come “Dosso del Jouglard”. Tale dosso permette una bella discesa lungo la sua dorsale sud (che separa i valloni dell’Orsiera e del Jouglard), dove in genere si trova neve trasformata. È inoltre possibile effettuare un anello, salendo o scendendo lungo il vallone del Jouglard, su bei pendii esposti a sud-est, con qualche passaggio più ripido.
La traccia allegata porta in senso orario alla Quota 2.654 m (spalla del Colle Orsiera), scende nel vallone e risale al “Dosso del Jouglard”, da cui scende direttamente sui pendii a sud.
Descrizione
a-b Dal parcheggio degli ex sanatori Agnelli si prosegue sulla strada che sale al Forte delle Valli (al ritorno, vale la pena raggiungere il Forte per dare uno sguardo dall’alto all’imponente struttura che sale fin dal fondovalle e al suo aereo ponte di accesso). Di qui la strada passa in ombra e garantisce il mantenimento della la neve.
b-c Per evitare il giro lungo della strada verso Prato Catinat, è meglio imboccare la traccia di sentiero che sale a destra poco oltre il Forte delle Valli, e percorre la dorsalina che sbuca al tornate successivo della strada per il Rifugio Selleries. Di qui si segue in piano la strada; all’altezza del primo tornante la si abbandona e si piega a sinistra, cercando il punto migliore per entrare nel vallone dell’Orsiera – si attraversa qui sotto un pendio ripido, che va valutato con attenzione.
c-d Una volta entrati nel vallone, ci si porta al centro dello stesso verso quota 2.200 m, sempre valutando i ripidi pendii laterali che si innalzano su entrambi i lati. Seguendo una canaletta sinuosa, con strappi ripidi, si raggiungono i pendii superiori del vallone.
d-e Lasciato a destra il Colletto Jouglard, si esce dall’ombra e in direzione nord si punta alla depressione del Colle dell’Orsiera (2.595 m).
f-g: Passati sotto l’ingresso del canale ovest, che sale ripido al colletto tra le due punte dell’Orsiera, si piega poi leggermente a destra, per raggiungere la Quota 2.654 m, lungo lo spartiacque con la valle di Susa.
Discesa
Le possibilità di discesa sono diverse: è possibile rientrare lungo il vallone di salita, oppure lungo il vallone del Jouglard, oppure ancora, come suggerito dalla traccia proposta, dopo aver sciato i primi facili ed ampi pendii sotto il Colle Orsiera, tenersi alti a sinistra per raggiungere, senza spingere troppo, il Colletto Jouglard. Di qui, con qualche metro a piedi (non conviene ripellare), si raggiunge Quota 2.530 (“Punta Jouglard”), e si scende lungo l’ampia dorsale, scegliendo i pendi migliori. Entrati nel bosco, ci si raccorda con la traccia di salita.
[Emilio Chiolerio]