Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Giordano |
Comune | Prali |
Dislivello | 1200 m |
Quota massima raggiunta | 2635 m |
Lunghezza | 16 km |
Esposizione | N |
Difficoltà | BS (medio) |
Difficoltà scala toponeige | 2.3 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Vallone a torto poco frequentato e raramente battuto da sciatori. La fama della vicina Fiounira ha sempre lasciato considerare poco questo itinerario che si distacca da quello delle celebre classica del Vallone delle Miniere solo nel punto in cui, per la Fiounira appunto, si traversa verso destra. Questo vallone, rettilineo, è abbastanza incassato ma può offrire ottima sciabilità e garantisce neve fredda fino a stagione inoltrata. Suggestiva la vista dal Colletto a quota 2.635 m, con lo sbocco della Val Pellice verso la pianura.
Descrizione
a-b: Dal parcheggio della borgata Giordano, attraversare sul ponte, in modo da portarsi sulla strada per la borgata Ribba e, dopo averne percorso alcune decine di metri, prendere a salire sulla stradina ripida sulla sinistra (indicazioni per agriturismo Miandette e cartelli con rombi arancioni di Prali Ski Area). Seguire la strada, inizialmente ripida poi quasi pianeggiante, per le case Rabbiere, Alberge, Feagliera e Selle a quota 1.696 m, dove si passa di fianco ad un vecchio vagoncino delle miniere.
b-c: Di qui continuare sulla strada fino ad attraversare il ponte sul Rio Tredici Laghi a quota 1.736 m.
c-d: Quando la mulattiera piega in direzione sud nel vallone delle Miniere, la si segue passando accanto a delle prese per l’acqua fino ad arrivare a una conca circondata da ripidi pendii, a quota circa 1.850 m.
d-e: La si attraversa sul fondo oppure sul pendio di sinistra (ripido), fino a raggiungere una selletta a quota 1.980 m.
e-f: Lasciato qui a sinistra il percorso per il Monte Giulian si prosegue nel vallone principale entrando in un ampio ripiano a quota 2.000 m circa, in cui affondano le basi del costone nord-ovest della quota 2.538, che sembra dividere letteralmente in due il vallone. Si prosegue per il vallone centrale (sulla destra del costone nord-ovest della quota 2.358 m) che, dopo un breve tratto serrato a gola, si allarga in un’ampia conca per poi nuovamente chiudersi a canale.
f-g: Quando questo si fa ripido e stretto, si va a sinistra e, compiendo un ampio semicerchio verso est a contorno di una zona di rocce montonate, ci si porta al disopra della stessa.
g-h: Si sale poi direttamente per aperti pendii sino a quota 2.350 m circa (intersezione del sentiero estivo). Di qui non si svolta destra come per la Fiounira, ma si continua senza percorso obbligato in centro al vallone, fino a pervenire al colletto incassato tra le rocce, a quota 2.635 m.
Di qui, con alcuni brevi ma divertenti passaggi alpinistici si possono raggiungere, facoltativamente, le sommità dei rilievi rocciosi non nominati alla sinistra del colle.
Discesa
Lungo l’itinerario di salita.
[Eugenio Martina]