Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Pralapia |
Comune | Bobbio Pellice |
Dislivello | 1415 m |
Quota massima raggiunta | 2721 m |
Lunghezza | 15 km |
Esposizione | NW |
Difficoltà | MS (facile) |
Difficoltà scala toponeige | 1.2 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Situata sullo spartiacque con la valle del Po, la Sea Bianca è la più accessibile meta della Val Pellice, che di per sé è considerata poco adatta allo scialpinismo. Questo itinerario, il più classico tra quelli del Vallone della Gianna, è il più ripetuto e presenta un’ottima sciabilità. La conformazione del vallone, serrato a gola nella parte bassa, rende pericoloso l’accesso alle gite in caso di neve non assestata.
Descrizione
a-b: Dal punto di partenza (variabile a seconda della percorribilità in auto) raggiungere, seguendo a grandi linee il percorso della strada asfaltata, il ponte sul Rio Guicciard, che scende dalla conca del Rif. Barbara a quota 1.500 m.
b-c: Dal ponte, seguire la strada sterrata (possibili tagli tra i tornanti) fino alle Grange della Gianna a quota 1.750 m.
c-d: Si procede sul fondovalle per un breve tratto quindi, serrandosi questo a gola, ci si innalza per una cinquantina di metri di dislivello lungo l’ampio canale che si ha sulla sinistra. Si svolta poi a destra e, scavalcando un costone sorretto da limitate balze di roccia, in breve si arriva all’infossamento del rio del Gran Chiot a quota 1.930 circa.
d-e: Lo si attraversa agevolmente quindi, procedendo per dolci ondulazioni in bosco rado di larici, si raggiunge a la conca della Fonte del Causinas, ormai fuori dal bosco, a quota 2.150 m circa, dominata dalle propaggini rocciose della Sea e della Rocca Nera.
e-f: Si prosegue in direzione sud-sudest per il pendio, più ripido, che porta all’ampio ripiano della Mait di Viso a quota 2.320 m.
f-g: Di qui si svolta a sinistra, in direzione della Sea Bianca e, per dolci ondulazioni, si raggiunge lo spartiacque con la Val Po a quota 2.620 m circa.
g-h: Andando ancora a sinistra, dopo un primo tratto più ripido, in pochi minuti si accede agevolmente alla vetta.
Discesa
Lungo l’itinerario di salita.
[Eugenio Martina]