| Tipologia | |
|---|---|
| Località di partenza | Villa di Prali |
| Comune | Prali |
| Dislivello | 990 m |
| Quota massima raggiunta | 2384 m |
| Lunghezza | 12 km |
| Esposizione | NW |
| Difficoltà | MS (facile) |
| Difficoltà scala toponeige | 1.3 |
| Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Classica gita invernale che si consiglia di effettuare solo con molta neve. I pionieri dello scialpinismo locale intraprendevano sovente la traversata della Rocca Bianca effettuando la discesa sulla direttrice Colletta Sellar – Malzas – Crosetto, arrivando sulla strada provinciale presso le miniere della Gianna a quota 1.200 m.
Descrizione
a-b: Dalla piazza di Villa di Prali si attraversa verso sud-ovest l’abitato e, percorrendo per un breve tratto la pista di fondo, si raggiunge il costone su cui si trova un traliccio dell’alta tensione. Qui si svolta a sinistra e, salendo inizialmente verso sud-est, si procede per costole e canali boscosi sin presso le case di Sapatlé (quota 1.773 m).
b-c: Di qui, proseguendo nel bosco dietro le case, si raggiunge la strada delle cave di marmo che si segue sino al primo tornante, dove si riprende a salire nel bosco. Giunti all’altezza delle miniere abbandonate di Sapatlé (quota 2.020 circa) si ritorna sulla strada e ci si inoltra nel Vallone della Maiera; prima di giungere sotto la verticale del Colle della Balma, si lascia definitivamente la pista per salire un ripido pendio con radi larici.
c-d: Quando la pendenza del terreno si attenua, si devia verso sinistra e, proseguendo diagonalmente, si raggiunge il Colle della Balma (2.310 m).
d-e: Dal Colle della Balma, procedendo verso nord per il costone sommitale e passati i ruderi delle casermette si sale sull’anticima. Con una breve perdita di quota e un’ultima risalita si raggiunge la panoramica croce di vetta.
Discesa
Lungo l’itinerario di salita.
[Emilio Chiolerio]












