Rocca Bianca

Tipologia
Località di partenzaVilla di Prali
ComunePrali
Dislivello990 m
Quota massima raggiunta2379 m
Lunghezza12 km
EsposizioneNW
DifficoltàMS (facile)
Difficoltà scala toponeige1.3
Grado di esposizioneE1

Classica gita invernale che si consiglia di effettuare solo con molta neve. I pionieri dello scialpinismo locale intraprendevano sovente la traversata della Rocca Bianca effettuando la discesa sulla direttrice Colletta Sellar – Malzas – Crosetto, arrivando sulla strada provinciale presso le miniere della Gianna a quota 1.200 m.

a-b: Dalla piazza di Villa di Prali si attraversa verso sud-ovest l’abitato e, percorrendo per un breve tratto la pista di fondo, si raggiunge il costone su cui si trova un traliccio dell’alta tensione. Qui si svolta a sinistra e, salendo inizialmente verso sud-est, si procede per costole e canali boscosi sin presso le case di Sapatlé (quota 1.773 m). Di qui, proseguendo nel bosco dietro le case, si raggiunge la strada delle cave di marmo che si segue sino al primo tornante, dove si riprende a salire nel bosco.

b-c: Giunti all’altezza delle miniere abbandonate di Sapatlé (quota 2.020 circa) si ritorna sulla strada e ci si inoltra nel Vallone della Maiera; prima di giungere sotto la verticale del Colle della Balma, si lascia definitivamente la pista per salire un ripido pendio con radi larici.

c-d: Quando la pendenza del terreno si attenua, si devia verso sinistra e, proseguendo diagonalmente, si raggiunge il Colle della Balma (2.310 m).

d-e: Dal Colle della Balma, procedendo verso nord per il costone sommitale e passati i ruderi delle casermette si sale sull’anticima. Con una breve perdita di quota e un’ultima risalita si raggiunge la panoramica croce di vetta.

Lungo l’itinerario di salita.

[Emilio Chiolerio]

Un tratto della pista che collega Indiritti alle miniere di Sapatlé (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

I caseggiati delle vecchie miniere di Sapatlé (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

Usciti dal bosco, si attraversa verso il Colle della Balma (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

Sui pendii aperti della dorsale di Rocca Bianca (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

Vista sul monte Selletta e sulla Vergia, in primo piano (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

Da sinistra verso destra si distinguono il Bric Boucìe, la punta Rasil, il Grand Queyron, il Frappier – sul vallone della Longia – e la Roudel (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

Dalla dorsale del colle della Balma, vista su Cima delle Liste (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

Lungo la dorsale, in vista della vetta di Rocca Bianca e delle casermette sottostanti (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

Vista sul Gran Truc dal Colle della Balma (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

La vetta di Rocca Bianca (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

In discesa verso la colletta Sellar (foto Emilio Chiolerio, marzo 2025)

L’itinerario di Rocca Bianca da Indritti, visto salendo al Monte Selletta (foto Aline Pons, dicembre 2020)