Tipologia | |
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Località di partenza | Villa di Prali |
Comune | Prali |
Dislivello | 990 m |
Quota massima raggiunta | 2379 m |
Lunghezza | 12 km |
Esposizione | NW |
Difficoltà | MS (facile) |
Difficoltà scala toponeige | 1.3 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Classica gita invernale che si consiglia di effettuare solo con molta neve. I pionieri dello scialpinismo locale intraprendevano sovente la traversata della Rocca Bianca effettuando la discesa sulla direttrice Colletta Sellar – Malzas – Crosetto, arrivando sulla strada provinciale presso le miniere della Gianna a quota 1.200 m.
Descrizione
a-b: Dalla piazza di Villa di Prali si attraversa verso sud-ovest l’abitato e, percorrendo per un breve tratto la pista di fondo, si raggiunge il costone su cui si trova un traliccio dell’alta tensione. Qui si svolta a sinistra e, salendo inizialmente verso sud-est, si procede per costole e canali boscosi sin presso le case di Sapatlé (quota 1.773 m). Di qui, proseguendo nel bosco dietro le case, si raggiunge la strada delle cave di marmo che si segue sino al primo tornante, dove si riprende a salire nel bosco.
b-c: Giunti all’altezza delle miniere abbandonate di Sapatlé (quota 2.020 circa) si ritorna sulla strada e ci si inoltra nel Vallone della Maiera; prima di giungere sotto la verticale del Colle della Balma, si lascia definitivamente la pista per salire un ripido pendio con radi larici.
c-d: Quando la pendenza del terreno si attenua, si devia verso sinistra e, proseguendo diagonalmente, si raggiunge il Colle della Balma (2.310 m).
d-e: Dal Colle della Balma, procedendo verso nord per il costone sommitale e passati i ruderi delle casermette si sale sull’anticima. Con una breve perdita di quota e un’ultima risalita si raggiunge la panoramica croce di vetta.
Discesa
Lungo l’itinerario di salita.
[Emilio Chiolerio]