Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Pracatinat |
Comune | Fenestrelle |
Dislivello | 1029 m |
Quota massima raggiunta | 2721 m |
Lunghezza | 8 km |
Esposizione | SW |
Difficoltà | OS (difficile) |
Difficoltà scala toponeige | 3.2 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Bellissimo itinerario (non citato sulla guida di Eraldo Quero) con percorso diretto su pendii assolati che si trasformano velocemente. In particolare le pendenze del secondo tratto del pendio richiedono attenzione e buona sciata. Ramponi e sci in spalla di solito agevolano e velocizzano la salita dell’ultimo tratto. Ottimo punto panoramico sulla Val di Susa e sulle gite delle montagne vicine, come il canale Nord del Monte Orsiera, il Monte Pelvo di Fenestrelle e i sui canali sud di ripido. La discesa, come proposto nella traccia GPS allegata, può essere allungata sui pendii ovest scendendo a piacimento verso destra e scegliendo le pendenze ottimali sino a incrociare la strada che da Prà Catinat porta al Forte Serre Marie. Da qui il rientro richiede un po’ di passo pattinato e qualche spinta.
Descrizione
a-b Dal parcheggio degli ex sanatori Agnelli si prosegue sulla strada che sale al Forte delle Valli (al ritorno vale la pena dare uno sguardo alla struttura imponente che sale fin dal fondovalle e il suo aereo ponte di accesso). Qui poi la strada passa in ombra e garantisce il mantenimento della la neve per scorrere veloci.
b-c Per evitare il giro lungo della strada verso Prà Catinat, meglio imboccare la traccia di sentiero che sale subito a destra e tiene la dorsalina che sbuca al tornate successivo della strada. Si segue in piano la strada superando la quota 1.814 m e prima che questa devi decisamente a destra e dopo dopo un tornante che si lascia a sinistra si entra sulla dorsale che sale verso il vallone dell’Orsiera. Rimanendo il più possibile centrali e poi iniziando a piegare a sinistra si cerca il miglior ingresso nel vallone. L’ingresso su traverso ripido appena sotto le balze rocciose a destra deve essere attentamente valuto, la traccia GPS proposta aiuta a individuarlo.
c-d Entrati nel vallone, verso quota 2.192 m si attraversa il canale lasciando l’ombra per raggiungere i pendii al sole che salgono diretti verso la punta. Ci si porta sopra un primo scalino più ripido e si prosegue poi su ampi pendii, meno ripidi fino al prossimo cambio di pendenza.
d-e L’ultimo tratto diretto alla cima è la parte più ripida della gita e permette di scegliere la linea di salita migliore in funzione delle condizioni della neve. Tutto sulla destra il pendio è delimitato da roccette che precipitano verso il vallone e il colle dell’Orsiera. La stretta cima del Roc non è ampissima ma molto aerea.
Discesa
Discesa sull’itinerario di salita o, come suggerito, oltre la fine del primo pendio ripido si può iniziare a deviare verso destra per raggiungere i pendii ovest. Per vallette, canali o pendii più ripidi a destra si scorre con riferimento il solco del rio che teniamo alla nostra sinistra, si scia fino ad incrociare la strada dopo un tratto più scosceso. Da qui sulla strada a spinta e passo alternato si scorre fino al Forte delle Valli.
[Emilio Chiolerio]