Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Traverses |
Comune | Pragelato |
Dislivello | 930 m |
Quota massima raggiunta | 2531 m |
Lunghezza | 8,6 km |
Esposizione | NE |
Difficoltà | BS (medio) |
Difficoltà scala toponeige | 2.2 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Questa montagna, che dal fondovalle si presenta abbastanza delineata nei profili, altro non è che un rilievo di un costone che, staccandosi dallo spartiacque principale in prossimità del Colle Basset, si protende verso nord est formando il displuvio fra i valloni di Combeiraut e di Croux.
Descrizione
a-b: Seguire la stradina che si diparte in corrispondenza del parcheggio, a monte della statale, in direzione SO per qualche metro, poi alzarsi fino a passare al di sotto dei cavi dell’alta tensione, all’incirca all’altezza del tornante della statale che porta a Sestriere.
b-c: Di qui, cominciare a salire il ripido bosco in direzione ovest fino a intersecare la mulattiera, continuare a salire fino ai piani al limitare del bosco stesso, circa quota 2.100 m.
c-d: Continuare ora senza possibilità d’errore seguendo fedelmente il filo della costa che ci si trova davanti, dapprima ampia, poi più sottile.
d-e: Giunti alla palina a quota 2.240 m, ignorarla e continuare sul filo, affrontando alcuni passaggi più tecnici e abbastanza esposti fino ad una sorta di anticima. Discesi leggermente da questa, tenendo le pelli, si è in breve sulla vetta.
Variante di salita
Anche questo itinerario si presta a numerose varianti, qui viene presentata una variante di salita più semplice, che evita i passaggi più tecnici ed esposti della costa:
Giunti alla palina segnaletica (di cui si parla nel segmento d-e) a quota 2.240 m, invece di proseguire per la costa, ci si addentra nel bosco alla nostra destra e, dopo un tratto pianeggiante, si ha accesso ad un valloncello che solca trasversalmente il versante NO del Pitre. Seguire il fondo del vallone fino al ripido breve pendio che conduce fino in vetta.
Discesa
Lungo la variante di salita.
[Eugenio Martina]