Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Pattemouche |
Comune | Pragelato |
Dislivello | 1275 m |
Quota massima raggiunta | 2876 m |
Lunghezza | 25 km |
Esposizione | W |
Difficoltà | BS (medio) |
Difficoltà scala toponeige | 2.2 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
È il massimo e più meridionale dei tre rilievi compresi fra il Colle della Valletta e il Passo della Pennazza che digradano sino al Chisone con dolci declivi prativi. Da esso si dirama, verso est, il crinale che separa il Vallone di Rodoretto da quello di Salza di Pinerolo.
Descrizione
a-b Mantenere la strada di fondo valle, che in inverno è mantenuta come pista di fondo e poi con traccia battuta dal gatto delle nevi fino al bivio per Troncea (1.768 m).
b-c Da qui continuare a mantenere il fondo valle fino a raggiungere le Bergerie del Mey (2.047 m). Raggiunto il ponticello per le bergerie del Mey, si continua lungo il fondovalle per qualche centinaio di metri ancora, sino a superare la confluenza nel Chisone del canale proveniente dal Passo di Pennazza.
c-d Sulla sponda destra (sinistra idrografica) di questo si trova il dosso delle dirute bergerie Roccias (2.103 m): risalirlo per poi continuare a salire verso Est sui pendii che separano gli avvallamenti in cui si dirama detto canale da quelli del più meridionale rio Cugn.
d-e Attorno ai 2400 metri di quota si tende leggermente a destra in direzione Sud-Est e, per le marcate ondulazioni situate al piede del costone ovest della quota 2.837, si raggiunge a quota 2.600 m l’ampia conca sottostante il pendio nord ovest del Pignerol.
e-f Risalire dunque il pendio finale che, seppur abbastanza ripido, si percorre senza percorso obbligato sino in cima.
Discesa
Sull’itinerario di salita.
[Eugenio Martina]