| Tipologia | gita classica |
|---|---|
| Località di partenza | Selleiraut |
| Comune | Roure |
| Dislivello | 1270 m |
| Quota massima raggiunta | 2739 m |
| Lunghezza | 13 km |
| Esposizione | S |
| Difficoltà | OSA (difficile con passaggi alpinistici) |
| Difficoltà scala toponeige | 3.2 |
| Grado di esposizione | E2 |
Particolarità
Come per gli altri itinerari descritti con partenza da Selleiraut, anche questo percorso è per amatori e richiede l’attesa di idonee condizioni di innevamento e stabilità del manto. La Punta Malanotte è dirimpettaia della più famosa Cristalliera e presenta caratteristiche decisamente più consone allo sci rispetto alla sua più celebre vicina a vocazione, quest’ultima, prevalentemente alpinistica. Consigliato l’uso dei ramponi per le roccettte sommitali.
Dal punto in cui si attacca il pendio finale della Malanotte (poco prima del Colle Superiore di Malanotte) è possibile, volgendo in direzione sud, risalire il pendio nord della Punta Cristalliera: difficilmente l’itinerario è in condizioni da essere sciato, ma la salita alla Cristalliera può essere una valida proposta da combinare con la Punta Malanotte, anche se percorsa solo a ramponi (considerare un dislivello aggiuntivo di circa 250m rispetto alla gita singola qui descritta). Le difficoltà alpinistiche in veste invernale sono contenute (F+), le difficoltà sciistiche si mantengono OSA 3.3/4.1 E2 (a seconda della linea scelta) per l’intero tratto dalla croce di vetta fino al ritorno nei pressi del Colle Superiore di Malanotte.
Descrizione
a-b: Dal Parcheggio sotto le case di Selleiraut seguire la strada (o il sentiero che permette di evitare l’asfalto) e, all’uscita dall’abitato, imboccare la traccia della mulattiera estiva transitando presso la bucolica borgata di Les Ors. Di qui continuare a seguire la mulattiera che comincia ad attraversare a mezza costa le pendici nord-ovest del Truc del Cuculo. Continuare fino a giungere al ponte sul Rio delle Vallette, posto a quota 1.690 m circa.
b-c: Senza attraversare il ponte, si inizia a salire sulla destra, in direzione est, puntando a imboccare il valloncello situato tra il caratteristico castello roccioso alla nostra sinistra (struttura che ospita una falesia di arrampicata, quotata 2.024 m sulla carta Fraternali) e il rilievo roccioso che lo sovrasta, appena più in alto a destra. In funzione dell’innevamento, si continua a salire fino a dove è comodo attraversare, in direzione nord-ovest (mantenendo sulla sinistra la struttura rocciosa quotata 2.024 m descritta precedentemente) e si accede al valloncello formato dalle acque del rio che scende dal Lago Laus, arrivando ad un pianoro sottostante il lago a quota 2.200 m circa. Dal pianoro, con un ultimo pendio ripido, si raggiunge la conca del Lago Laus a quota 2.270 m.
c-d: Di qui, per dossi, su terreno caratterizzato da grossi massi, si continua a salire puntando all’evidente insellatura del Colle Superiore di Malanotte (2.616 m) lasciando sulla nostra sinistra il Lago della Manica (2.370 m). Durante il percorso si costeggia per intero il versante ovest della Cristalliera con il suo caratteristico torrione (emblema dell’alpinismo pinerolese) giungendo infine alla ripida rampa che porta verso il Colle Superiore di Malanotte quotato 2.616 m. Prima del colle, a quota 2.560 m circa, giunti nuovamente su pendenze più dolci, si punta direttamente al pendio sud della Punta Malanotte.
d-e: Attaccare il ripido pendio sud della punta Malanotte. A seconda delle condizioni, risalirlo a piacere, destreggiandosi tra le rocce che affiorano sul pendio, fino alla cresta sommitale. La vetta si raggiunge per roccette facili, tratto per il quale sono utili i ramponi.
Discesa
Lungo l’itinerario di salita.
[Eugenio Martina]















