| Tipologia | anello |
|---|---|
| Località di partenza | Rodoretto |
| Comune | Prali |
| Dislivello | 1155 m |
| Quota massima raggiunta | 2575 m |
| Lunghezza | 15 km |
| Esposizione | NW |
| Difficoltà | BSA (medio con passaggi alpinistici) |
| Difficoltà scala toponeige | 2.3 |
| Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Una gita per amatori, alla scoperta di un altro angolo selvaggio fuori dalle tracce più conosciute della Val Germanasca. Occorre valutare con molta attenzione il rischio valanghe lungo la strada di accesso alle bergerie, che attraversa diversi valloni ripidi che scendono dai pendii esposti a sud.
Descrizione
a-b: Dalla piazza di Rodoretto si ridiscende la strada d’acceso e si inizia a percorrere la pista di fondovalle. Si prosegue a lungo, oltrepassando il Campo del Clot, le case Arnaud, le Rimas, fino all’alpe Balma (1.710 m), che si raggiunge superando alcuni tornanti. Particolare attenzione all’ultimo passaggio potenzialmente valanghivo prima dell’Alpe.
b-c: Superate le case ristrutturate della Balma si segue lungo il tracciato della sterrata che si sposta sul lato destro orografico del vallone. Se qui si vuole evitare il lungo giro a sinistra si può risalire subito un valloncello e poi i pendii superiori ci ricollegano a monte sulla strada.
c-d: Con percorso pianeggiante, attraversando le propaggini del Selletta si arriva in vista delle bergerie della Balma a 1.860 m, in un’ampia spianata.
d-e: Con riferimento un gabbiotto di legno e il segno del rio che scende nel bosco dal costone nord-ovest della Costa del Cavallo Bianco, si svolta a sinistra e con percorso ripido si cerca il miglior passaggio per salire il bosco.
e-f: Usciti dal bosco e raggiunti i bellissimi valloncelli e dossi si scorre verso nord, si lascia a sinistra in alto, la croce di quota 2.363 m, posta sulla Costa del Cavallo Bianco (non è la nostra punta). Sempre salendo paralleli alla dorsale si sceglie poi il miglior passaggio per raggiungere la cresta a 2.490 m circa. Chi non pensa alla traversata, può lasciare qui gli sci e percorrere il filo di cresta fino alla cima, aggirando un gendarme roccioso (utili i ramponi a seconda delle condizioni).
Variante di salita
Si propone qui un’interessante variante che può donare un tocco più alpinistico alla salita. Giunti in vista della croce posta sulla cresta a quota 2.363 m, raggiungerla e cominciare a seguire interamente la Costa del Cavallo Bianco. La prima parte è costituita da un agevole dosso, che si percorre con sci ai piedi, poi con sci sullo zaino. Rimanere sul filo di cresta, aggirando alcuni piccoli torrioni rocciosi da un lato oppure dall’altro, a seconda delle condizioni di innevamento e/o della presenza eventuale di ghiaccio. La cresta si fa man mano più affilata, restando sempre ben camminabile e conduce direttamente alla cima. Ramponi necessari a seconda delle condizioni.
Discesa
Per il percorso di salita o direttamente nel vallone sottostante il colletto della Fontana (più impegnativo).
Variante di discesa
Se si preferisce effettuare la gita compiendo un anello, dalla punta si scende in direzione est il ripido pendio, puntando ai primi paravalanghe, seguendo l’itinerario della Comba Galmount. Questa traversata può essere effettuata nei due sensi.
[Emilio Chiolerio]
















