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Frioland – Neve dell’Ovest

Frioland

Tipologiagita classica
Località di partenzaMamauro
ComuneVillar Pellice
Dislivello1410 m
Quota massima raggiunta2738 m
Lunghezza27 km
EsposizioneW
DifficoltàOS (difficile)
Difficoltà scala toponeige3.2
Grado di esposizioneE2

Particolarità

Il Frioland è un’imponente montagna che dall’alto dello spartiacque Pellice-Po domina come isolata piramide la pianura pinerolese. Dal suo sommo, lo sguardo, oltre che sul vicino gruppo del Monviso, spazia dalle Alpi Marittime al gruppo del Monte Rosa. Percorso alquanto particolare che si consiglia di effettuare quando sui versanti ovest la neve è livellata intorno ai 1.400-1.500 metri di quota, in modo cioè da poter arrivare in auto almeno sino a Mamauro Superiore, a quota 1.300 m (la salita fino all’alpe Ciabraressa è anche fattibile con le condizioni necessarie in assetto MTB+SkiAlp). Attenzione: la traccia GPS parte da Peyron, a circa 900 m (saliti in e-mtb fino all’alpe).

Descrizione

a-b: Dal ripiano a quota 1.330 m si prende a seguire la pista forestale che si dirama sulla sinistra della strada sin qui seguita e che continua pianeggiando verso Sapé Chiot. Dopo aver preso quota con alcuni tornanti, la strada entra nel Vallone della Ciabraressa e costeggiando l’antica bealera che portava l’acqua a Bouissuna raggiunge l’omonima alpe a quota 1.735 m.

b-c: Restando sul fondovalle, dall’alpe si prosegue per la Comba della Mait sino a quota 1.920 m circa, dove si va a sinistra. Approfittando poi delle favorevoli ondulazioni al di sopra dell’ampio gradino roccioso, che a monte dell’alpe superiore attraversa tutto il vallone, si raggiunge, a quota 2.170 circa, il filo del dosso che delimita a ovest l’ampia e valanghiva comba del Tornui.

c-d: Si prosegue allora per il dosso, il quale, dopo un primo tratto abbastanza pronunciato con alcune ripide impennate, oltre la Barma d’ l’Ours (antiche miniere d’oro e argento), si appiattisce alquanto permettendo una agevole e sicura progressione verso l’ampia insellatura del Colle del Frioland.

d-f: Giunti a quota 2.500 m circa, cioè ai piedi della rampa che permette di salire in cresta e al colle, si può scegliere tra: salire in cresta portandosi subito in alto sotto le balze cercando l’ingresso più agevole tra le roccette o attraversare l’ampio pendio sotto cresta, per raggiungere il ripido e uniforme dosso ovest, dove è possibile uscire, oltre le roccette del colle, verso la Punta.

Discesa

Per il percorso di salita.

[Emilio Chiolerio]

Alpe Ciabraressa in vista del Frioland (foto Emilio Chiolerio, 2023)

Superamento di un tratto ripido tra balze rocciose (foto Emilio Chiolerio, 2023)

In vista dei pendii di accesso alla dorsale finale del Frioland (foto Emilio Chiolerio, 2023)

In punta al Frioland (foto Emilio Chiolerio, 2023)

In discesa, con la traccia di salita per un o dei possibili ingressi in cresta (foto Emilio Chiolerio, 2023)

Vista sul precorso finale con le possibili tracce di ingresso e uscita dalla cresta (foto Emilio Chiolerio, 2023)

Verso i pendii superiori (foto Emilio Chiolerio, 2023)

Traverso sotto la cresta (foto Emilio Chiolerio, 2023)

Quasi in cresta (foto Emilio Chiolerio, 2023)

Mamauro superiore (foto Emilio Chiolerio, 2023)

Accesso per la strada della Ciabraressa (foto Emilio Chiolerio, 2023)

Poco sopra l’alpe Ciabraressa (foto Emilio Chiolerio, 2023)