Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Pattemouche |
Comune | Pragelato |
Dislivello | 710 m |
Quota massima raggiunta | 2320 m |
Lunghezza | 14 km |
Esposizione | SW |
Difficoltà | MS (facile) |
Difficoltà scala toponeige | 1.3 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Breve salita che può essere utilizzata come gita di iniziazione o come ripiego, se le condizioni non consentono di raggiungere altre mete più ambiziose.
Descrizione
a-b: Da Pattemouche seguire la pista di fondo fino al bivio per il Rifugio Troncea a quota 1.760 m. La strada di accesso al rifugio è quasi sempre battuta dal gatto delle nevi.
b-c: Raggiungere lungo la strada il Rifugio Troncea (non sempre aperto per tutta la stagione scialpinistica).
c-d: Dal Rifugio, proseguire per ripidi prati esposti a Ovest in direzione dei Forni di San Martino. Salendo, sopra il rifugio, lasciare alla propria sinistra i ruderi delle costruzioni dedicate all’attività mineraria.
d-e: Nell’ultimo tratto, giunti in una radura più pianeggiante, è ben visibile la vecchia mulattiera, che può essere sfruttata per raggiungere i Forni. Puntare alla bacheca informativa, ben evidente dal basso (se la neve non la ricopre).
Discesa
Seguendo l’itinerario di salita oppure, come indicato sulla traccia, traversando verso nord per entrare nel vallone che scende dal Colle dell’Arcano. In questo caso è meglio tenersi sulla sinistra idrografica del vallone, in modo da intercettare la mulattiera che sale alle miniere del Beth, imboccandola quindi in direzione di Troncea (nella parte bassa il vallone è ripido e poco sciabile).
[Eugenio Martina]