Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Selleiraut |
Comune | Roure |
Dislivello | 1532 m |
Quota massima raggiunta | 2802 m |
Lunghezza | 14 km |
Esposizione | SW |
Difficoltà | OSA (difficile con passaggi alpinistici) |
Difficoltà scala toponeige | 3.3 |
Grado di esposizione | E2 |
Particolarità
Come per gli altri itinerari descritti con partenza da Selleiraut, anche questo percorso è per amatori e richiede l’attesa di idonee condizioni di innevamento e stabilità del manto. In alternativa, è possibile sfruttare la pista che sale da Pracatinat (in genere battuta), e eventualmente pernottare al Rifugio Selleries. La Punta Cristalliera è una celebre montagna, emblema dell’alpinismo pinerolese e non solo. Celebre più per le sue vie di roccia che per lo sci, è raggiungibile in assetto scialpinistico su pendenze classiche lungo il suo pendio nord, dove passa la via normale estiva. Questo versante è molto roccioso e necessita di uno spessore di neve adeguato per essere sciabile. Difficilmente le condizioni ideali allo sci si presentano per scendere in sci dalla vetta, ma la salita alla Punta Cristalliera in abito invernale vale sicuramente la pena anche soltanto con piccozza e ramponi!
Vista la prossimità, è facilmente abbinabile alla sua dirimpettaia, la Punta Malanotte, meno rocciosa e decisamente più sciistica.
Descrizione
a-b: Dal Parcheggio sotto le case di Selleiraut seguire la strada (o il sentiero che permette di evitare l’asfalto) e, all’uscita dall’abitato, imboccare la traccia della mulattiera estiva transitando presso la bucolica borgata di Les Ors. Di qui continuare a seguire la mulattiera che comincia ad attraversare in mezza costa le pendici nord-ovest del Truc del Cuculo. Continuare fino a giungere al ponte sul Rio delle Vallette, posto a quota 1.690 m circa.
b-c: Senza attraversare il ponte, si inizia a salire sulla destra, in direzione est, puntando a imboccare il valloncello situato tra il caratteristico castello roccioso alla nostra sinistra (struttura che ospita una falesia di arrampicata, quotata 2.024 m sulla carta Fraternali) e il rilievo roccioso che lo sovrasta, appena più in alto a destra. In funzione dell’innevamento, si continua a salire fino a dove è comodo attraversare, in direzione nord-ovest (mantenendo sulla sinistra la struttura rocciosa quotata 2.024 m descritta precedentemente) e si accede al valloncello formato dalle acque del rio che scendono dal Lago Laus, arrivando ad un pianoro sottostante il lago a quota 2.200 m circa. Dal pianoro, con un ultimo pendio ripido, si raggiunge la conca del Lago Laus a quota 2.270 m.
c-d: Di qui, per dossi, su terreno caratterizzato da grossi massi, si continua a salire puntando all’evidente insellatura del Colle Superiore di Malanotte (2.616 m) lasciando sulla nostra sinistra il Lago della Manica (2.370 m). Durante il percorso si costeggia per intero il versante ovest della Cristalliera con il suo caratteristico torrione (emblema dell’alpinismo pinerolese) giungendo infine alla ripida rampa che porta verso il Colle Superiore di Malanotte quotato 2.616 m, senza raggiungerlo.
d-e: Prima del colle, a quota 2.560 m circa, giunti nuovamente su pendenze più dolci, si punta direttamente in direzione sud e si procede a risalire, in funzione delle condizioni, il pendio nord della Cristalliera. Senza percorso obbligato, si perviene senza particolari difficoltà alpinistiche alla croce di vetta.
Discesa
Lungo l’itinerario di salita. Se ci sono le condizioni per scendere con gli sci dalla punta, la discesa può essere valutata 4.1/E2
[Eugenio Martina]