Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Laux |
Comune | Usseaux |
Dislivello | 1320 m |
Quota massima raggiunta | 2677 m |
Lunghezza | 20 km |
Esposizione | NW |
Difficoltà | BS (medio) |
Difficoltà scala toponeige | 2.2 |
Grado di esposizione | E2 |
Particolarità
Itinerario molto poco frequentato, come quasi tutti gli altri itinerari del lato destro orografico della Val Chisone. Il Vallone dei Laghi dell’Albergian è una diramazione laterale (sul lato destro idrografico) del Vallone dell’Albergian. La caratteristica di questa valle laterale è quella di ospitare quattro laghi alpini e di snodarsi sotto le imponenti pareti nord orientali del Bric Rosso. Dal colletto si gode di un punta di vista d’eccezione sull’alto Vallone di Cretove, una delle zone più selvagge delle valli pinerolesi. Nel punto in cui la Valle dei Laghi si diparte da quella principale è presente il rudere di un grosso casermone militare.
Descrizione
a-b Dal parcheggio antistante la borgata del Laux, procedere in direzione sud e imboccare la strada che serve la Bergeria del Laux. Continuare sulla strada, tagliando i tornanti, compatibilmente con l’innevamento, e raggiungere la Bergeria del Laux a quota 1.700 m circa.
b-c Continuare seguendo la traccia del sentiero estivo fino al bivio a quota 1.950 m.
c-d Svoltare a sinistra, attraversare il ponte sul rio con un tratto in discesa e raggiungere la Bergeria del Pra del Fondo 1.953 m.
d-e Dalla Bergeria del Pra del Fondo salire il ripido bosco tenendo la destra e proseguire in direzione della Bergeria dell’Albergian a quota 2.070 m circa.
e-f: Di qui, continuare a seguire grosso modo il sentiero estivo, fino a quota 2.250 m circa: qui la mulattiera estiva taglia un costone in forte contropendenza quando il terreno è innevato. Meglio cominciare a salire direttamente verso sinistra (direzione sud-est) per sbucare sul pianoro superiore e raggiungere il grosso rudere della caserma militare, all’imbocco del vallone dei laghi, a quota 2.340 m.
Il vallone dei laghi è salibile (e scendibile) in sci sia sul lato destro che sinistro idrografico. Occorre però tenere conto dei pendii soprastanti, in particolare occorre considerare le alte e ripide pareti nord-est del Bric Rosso, assolate fin dal primo mattino. La traccia qui proposta risale il vallone sul lato destro idrografico, costeggiando le pendici sud-ovest del Cialancio d’Ane, in ombra al mattino. Il passaggio da questo lato del vallone obbliga a compiere alcuni metri di dislivello in più, ma permette di stare il più lontano possibile dal tiro delle slavine del Bric Rosso. Questa precauzione può non essere adottata nel caso in cui si valuti che le condizioni della parete del Bric Rosso non destino preoccupazioni.
f-g: Costeggiare il primo lago (il più grande) lasciandolo alla nostra destra e cominciare a risalire una rampa via via più ripida, tra la quota 2.546 m e la barra rocciosa del Cialancio d’Ane, fino a raggiungere il colletto quotato 2.530 m circa.
g-h: Di qui, in funzione delle condizioni, scendere verso il centro del vallone appena a monte del secondo lago (di qui in poi, si è potenzialmente meno esposti a scariche dalle pareti del Bric Rosso), oppure, se la neve lo permette, mantenere un traverso in mezza costa che permetterà di raggiungere il centro della parte alta del vallone senza perdere troppi metri di dislivello. Puntare al colletto alla testa del vallone senza itinerario obbligato.
Discesa
Sull’itinerario di salita oppure sul lato sinistro idrografico del vallone dei laghi, che non obbliga a risalire al colletto quotato 2.530 m.
[Eugenio Martina]