Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Rodoretto |
Comune | Prali |
Dislivello | 1350 m |
Quota massima raggiunta | 2777 m |
Lunghezza | 20 km |
Esposizione | NE |
Difficoltà | BS (medio) |
Difficoltà scala toponeige | 2.3 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Questo percorso non difficile richiede condizioni di neve sicura, poiché in alcuni tratti può essere interessato da valanghe provenienti dall’alto. I rodorini lo chiamano anche Col de Saouso, dal nome del primo paese che si trova scendendo per la Val Argentera, e cioè Sauze di Cesana. Sulla destra del colle la rocciosa Punta Capra 2.969 m e sulla sinistra la quota 2.833 m raggiungibile facilmente con gli sci. La lunghezza e il dislivello della gita possono variare a seconda del punto in cui si può arrivare in auto: quelli indicati in tabella sono i dati relativi alla gita effettuata dal Ciai, ma la traccia parte dalla bergeria della Balma.
Descrizione
a-b: Giunti nei pressi della bergeria della Balma (proseguendo lungo la strada di fondavalle da dove si è parcheggiato), si continua brevemente per il fondovalle, quindi fra i 1.880 m e i 1.900 m di quota si va a destra a prendere il declivio fra i rii del Passo della Capra e del Colle di Rodoretto.
b-c: Dopo che da quota 2.000 a 2.100 m, approfittando di un’ampia rampa obliqua, si è proceduto verso sinistra, si sale brevemente per la massima pendenza e poi andando ancora verso sud-ovest si raggiunge a quota 2.230 m l’imbocco del valloncello del Colle di Rodoretto.
c-d: Evitando alcune sue diramazioni che portano troppo sotto il roccioso versante est di Punta della Capra, si procede agevolmente per questo valloncello sino a quota 2.660 m, nei pressi di una elevazione centrale del vallone, che conviene aggirare a destra salendo, dove è meno ripido. Quindi, superando una ripida rampa sovrastata da una evidente casermetta, si raggiunge il Colle di Rodoretto. Dal colle, volendo prolungare l’ascesa si può raggiungere agevolmente la quota 2.833.
Discesa
Sull’itinerario di salita oppure, dalla quota 2.833, attraversando in discesa una costola rocciosa non banale, si può accedere al vallone superiore di Punta Acuta (2.895 m) ed eventualmente approfittare della discesa in questo vallone. Da valutare attentamente in particolare per la strettoia finale che si raccorda al percorso di salita della Vergia.
[Emilio Chiolerio]