Gardetta (Cima delle Liste)

Tipologiagita classica
Località di partenzaVilla di Prali
ComunePrali
Dislivello1350 m
Quota massima raggiunta2739 m
Lunghezza12 km
EsposizioneNW
DifficoltàMS (facile)
Difficoltà scala toponeige1.3
Grado di esposizioneE1

Particolarità

È la più classica gita sciistica della valle. L’esposizione e la morfologia del versante percorso dall’itinerario descritto fanno sì che, generalmente, si trovino buone condizioni d’innevamento. Solitamente la gita comincia da Indritti, ma qui si descrive la gita completa dal fondovalle, con partenza da Villa di Prali. Sulla carta IGM e sulla Fraternali viene chiamata Punta Gardetta.

Descrizione

a-b: Dal parcheggio di Villa di Prali (1.388 m), attraversare l’abitato e portarsi al limitare del bosco, reperendo il sentiero che si snoda ripido in una splendida abetina, fino all’alpeggio di Sapatlè 1.770 m.

b-c: Dall’alpeggio, proseguire in direzione sud/est fino a intersecare la strada che collegava i vecchi siti minerari, a quota 1.840 m circa.

c-d: Continuare, mantenendo la stessa direzione e arrivando ad uscire dal bosco di larici, fino ad intersecare il sentiero che collega il Lago di Envie al Colle della Balma, circa a quota 2.300 m.

d-e: di qui, proseguire lungo il pendio-vallone fino a raggiungere la sommità, alla quale si perviene aggirando verso destra le rocce sommitali.

Variante di salita

Se l’innevamento lo consente, dall’intersezione della strada a quota 2.300 m, si può salire direttamente in cresta e seguirla fino in cima.

Discesa

Lungo l’itinerario di salita.

[Eugenio Martina]

Nei pressi della cima (foto Aline Pons, 2020)

Si esce dal bosco per morbide pendenze (foto Eugenio Martina, 2020)

Dietro l’abitato di Villa (foto Eugenio Martina, 2020)

Il bel pendio che conduce alla vetta sulla sinistra. Ben visibile la cresta sulla sinistra, variante di salita (foto Eugenio Martina, 2020)

L’alpeggio di Sapatlè, la meta è sullo sfondo a destra, oltre i pendii boscosi (foto Eugenio Martina, 2020)