Tipologia | gita classica |
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Località di partenza | Pattemouche |
Comune | Pragelato |
Dislivello | 1379 m |
Quota massima raggiunta | 2986 m |
Lunghezza | 17 km |
Esposizione | W |
Difficoltà | BS (medio) |
Difficoltà scala toponeige | 2.2 |
Grado di esposizione | E1 |
Particolarità
Montagna dello spartiacque Chisone-Germanasca di Massello, situata fra il Colle del Beth ed il Colle dell’Arcano. Sulla carta IGM e sulle Fraternali è indicata come Bric di Mezzogiorno. Itinerario molto diretto, che si sviluppa su pendenze abbastanza sostenute, per cui deve essere effettuato solo con neve sicura. Il toponimo potrebbe derivare dal termine “beth”, che in occitano indica il primo latte delle giovani mucche e che pare debba riferirsi al colore delle acque dei laghetti al colle omonimo.
Descrizione
a-b: Da Pattemouche seguire la pista di fondo fino al bivio per il Rifugio Troncea a quota 1.760 m. La strada di accesso al rifugio è quasi sempre battuta dal gatto delle nevi.
b-c: Raggiungere lungo la strada il Rifugio Troncea (non sempre aperto per tutta la stagione scialpinistica).
c-d: Dal Rifugio, proseguire per ripidi prati esposti a ovest in direzione dei Forni di San Martino. Salendo, lasciare alla propria sinistra i ruderi delle vecchie strutture dedicate alla storica attività estrattiva mineraria.
d-e: Raggiunti i Forni si aprono due possibilità: attraversare in direzione nord fino ad entrare nell’ampio vallone che scende dal Colle dell’Arcano e seguirlo fino al colle stesso, oppure proseguire per i ripidi dossi direttamente sopra i Forni. Qui sarà descritta questa seconda opzione.
e-f: Salire per dossi, con brevi tratti decisamente ripidi, fino ad un pianoro a quota 2.500 m circa.
f-g: Tendere verso sinistra (nord-est) puntando al Colle dell’Arcano, senza però raggiungerlo.
g-h: Continuare a salire in diagonale fino a raggiungere il punto, a circa quota 2.760 m, in cui è possibile cominciare a traversare sotto cresta verso la vetta.
h-i: Traversare verso destra, in direzione est-sud-est, fino alla cima vera e propria, raggiungibile comodamente in sci. Solo gli ultimi metri per il cippo di vetta saranno da fare a piedi.
Discesa
Discesa sull’itinerario di salita oppure con la variante nel vallone del Colle dell’Arcano per ricongiungersi ai Forni di San Martino. È anche possibile, quando l’innevamento lo consente, continuare nel vallone che scende dal Colle dell’Arcano, lasciando alla sinistra la Roccia Curba e proseguendo poi fino a intersecare la pista di fondo dell’itinerario di salita. Quest’ultima opzione è quella suggerita dalla storica guida di Eraldo Quero “Scialpinismo nelle Valli Pinerolesi” come via di salita/discesa. L’itinerario da noi proposto, permette di raggiungere la quota del Rifugio Troncea sempre su strada battuta, cosa che permette anche in inverni avidi di neve di salire agevolmente, pagando però con uno sviluppo maggiore.
[Eugenio Martina]