Albergian

Tipologiagita classica
Località di partenzaSouchères Basses
ComunePragelato
Dislivello1565 m
Quota massima raggiunta3041 m
Lunghezza13 km
EsposizioneNW
DifficoltàBSA (medio con passaggi alpinistici)
Difficoltà scala toponeige2.2
Grado di esposizioneE1

Massima elevazione della dorsale che, diramandosi dallo spartiacque Chisone-Germanasca all’altezza del Gran Miuls, si protende verso nord formando l’omonimo complesso sottogruppo. Oltre che aereo nella parte alta, il percorso si presenta anche abbastanza ripido, per cui sono necessarie condizioni di neve stabile. La bassa quota della partenza e la relativa vegetazione in continuo sviluppo richiedono la scelta del momento migliore di innevamento.

a-b Da Souchères Basses, approfittando inizialmente (e per breve tratto) della pista forestale che si trova a monte delle case, si prende a salire verso sud seguendo, a una certa distanza, l’andamento della Comba Berton. Attraversando lo stupendo ma sempre più fitto bosco di conifere dei Riondets (qui si può pure comodamente arrivare dalla frazione Ruà di Pragelato seguendo la pista forestale che dal ponte sul Chisone, a quota 1.509, sale alla fontana di Pra Damont 1.980 m circa, ove ora sorge l’alpeggio; la zona della fontana è anche detta Clos del Chardonnet), si procede per terreno variamente ondulato sino a quota 2.180 circa, dove – improvvisamente – uscendo dal bosco ci si trova sotto a ripidi pendii.

b-c: Per un canaletto sinuoso si va allora verso destra sino ai 2.300 m circa di un pianoro, e poi attraversando verso sinistra alcune costole minori si raggiunge a quota 2.397 m l’unico colletto agibile della Côte de la Saume, che a sua volta, superando tratti a pendenza sostenuta, si rimonta sino a toccare la cresta ovest-sud-ovest dell’Albergian a quota 2.800, e cioè un poco più a monte della Cima dei Tre Truc.

c-d: Si continua allora per questa e, con percorso aereo ma non difficile, e da ultimo superando una rampa più ripida con affioramenti di rocce che talvolta costringono a procedere a piedi, si sale alla vetta.

Lungo l’itinerario di salita.

[Emilio Chiolerio]

Uscendo dal bosco, vista sul percorso (Eugenio Martina, 2016)

Sul dosso sopra la Côte de la Saume (foto Eugenio Martina, 2016)

Il pendio finale prima della cresta (foto Emilio Chiolerio, 2021)

Sulla cresta (foto Eugenio Martina, 2016)

La cresta vista da poco sotto la croce (foto Emilio Chiolerio, 2021)

Tratto roccioso finale (foto Emilio Chiolerio, 2021)

In vetta (foto Emilio Chiolerio, 2021)

Vetta (foto Eugenio Martina, 2016)

Parte alta del pendio (foto Eugenio Martina, 2016)

Discesa del pendio alto (Eugenio Martina, 2016)